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 La coltivazione delle insalate

LATTUGA ROMANA – 45-70 GIORNI: Portamento eretto dalle grandi foglie di colore verde brillante con costa croccante e spessa. Ha una buona resistenza alla salita a seme e alla sovramaturazione, favorendo così la massima elasticità di raccolta anche durante il periodo estivo. In cucina viene utilizzata soprattutto per freschissime insalate.

 

LATTUGA ROMANA ROSSA – 35-60 GIORNI: Portamento eretto con foglie verdi sfumate di rosso e costa croccante e liscia. La resistenza alla salita a seme e alla sovramaturazione, permettono la massima elasticità di raccolta e l’ottima qualità del prodotto anche durante l’estate. In cucina è utilizzata per freschissime insalate.

LATTUGA CAPPUCCIO – 35-60 GIORNI: Detta anche cappuccina o trocadero presenta una colorazione verde chiaro. Possiede un’ottima tenuta alla salita a seme. Rustica e facile da produrre può essere coltivata in tutti i periodi dell’anno. Adatta per la coltivazione in pieno campo. In cucina viene utilizzata per delle gustosissime insalate.

 

LATTUGA ICEBERG – 35-60 GIORNI: La lattuga iceberg ha una forma rotonda e leggermente schiacciata. Alla raccolta le foglie sono verde scuro, dentellate alle estremità, croccanti e spesse. Come la lattuga cappuccio è facile da produrre e può essere coltivata in tutti i periodi dell’anno. In cucina viene usata per preparare delle insalate di ottima qualità.

 

LATTUGA CANASTA – 35-60 GIORNI: Pianta vigorosa con fogliame ampio, frastagliato e dentellato dal gusto dolce. Il cespo si presenta voluminoso e pesante con foglie sfumate di rosso. Ha un ciclo colturale molto elastico: primavera, estate ed autunno. Ottima resistenza al caldo e alla salita a seme. Viene consumata fresca, in insalate singole o miste.

LATTUGA BARBA DEI FRATI VERDE – 35 GIORNI: Varietà di lattuga da cespo e da taglio molto compatta con foglie lunghe, strette e appuntite all’estremità di colore verde. La raccolta avviene dopo 35 giorni dal trapianto e ha una rivegetazione molto veloce dopo il taglio. In cucina viene generalmente utilizzata per la preparazione di insalate molte appetitose.

 

PREPARAZIONE E TRAPIANTO

IL TERRENO: Gradiscono un terreno molto fertile, poco consistente e ricco di calcio con un pH che si aggira intorno ai 6,7-7. Al contrario non risulta essere adatto alla coltivazione delle lattughe un terreno acido o salino.
LA CONCIMAZIONE DI BASE: Per evitare grandi quantità di azoto, la concimazione organica va fatta alla coltura precedente. Si possono creare pre-impianti di fosforo e potassio solo se non si ha un buon impianto a goccia.

LE ESIGENZE CLIMATICHE: Per un’ottimale germinazione le insalate hanno bisogno di un clima mite. Le temperature devono avere una media di 15-18° e una minima che non scenda al di sotto dei 6-8°.

IL TRAPIANTO: Deve avvenire nelle ore più fresche della giornata. È fondamentale irrigare il terreno per aiutare la pianta ad attecchire bene.

LA DISTANZA: 20-35 cm tra una pianta e l’altra e 35-50 cm tra le file per il passaggio.

 

COLTIVAZIONE

LE CURE COLTURALI: Eliminare costantemente le erbe spontanee in prossimità delle piante coltivate in quanto fonti di inoculo di numerose malattie. Per evitare la comparsa di queste erbe, è possibile utilizzare la pacciamatura, con paglia o con film plastici bianchi nella parte superiore e neri nella parte inferiore.

IRRIGAZIONE: Per l’irrigazione è preferibile un impianto a goccia con manichetta forata così da evitare di bagnare la vegetazione.

Questo gruppo di piante richiede annaffiature frequenti evitando eccessi e squilibri idrici e mantenendo costante il livello di umidità del terreno.

LE CONCIMAZIONI DI COPERTURA: È bene nutrire la pianta, ogni 7-10 giorni circa, con elementi naturali che contengono potassio, ferro, calcio, magnesio, fosforo, azoto e microelementi. Le lattughe hanno bisogno di molto azoto ma, al contempo, è bene evitare eccessi di questo concime in quanto rendono la pianta più sensibile alle malattie e possono innescare la formazione di nitrosammine, molto pericolose per la salute del consumatore.

Le soluzioni:

1) Dilatare nel tempo le concimazioni di azoto per evitare l’accumulo di nitrati nei tessuti;

2) Effettuare la raccolta durante giornate soleggiate;

3) Raccogliere le piante in fasi non troppo avanzate.

 

GLI AVVICENDAMENTI: Si sconsiglia la coltura ripetuta oltre i 3 anni per non andare incontro a danni dovuti ad attacchi parassitari.

LA RACCOLTA: Va effettuata quando il cespo raggiunge le dimensioni tipiche della varietà. Il cespo nelle varietà a rosetta e il grumolo nelle varietà incappucciate vanno raccolti con un taglio alla base del piede e successiva eliminazione delle foglie più esterne.

Le lattughe incappucciate pronte per la raccolta, se pressate tra le mani, non si comprimono (se immature si deformano). Il ciclo colturale varia da 40 a 120 giorni dal trapianto a seconda del periodo e della varietà.

IMBIANCHIMENTO: Alcune varietà di radicchio, dopo la raccolta, devono essere conservate in ambienti idonei per 7-15 giorni circa a una temperatura compresa tra i 10 e i 15°C, in assenza di luce. Tale processo fa sì che le parti interessate dall’imbianchimento non producendo clorofilla, diventino croccanti e friabili, di sapore leggermente amarognolo con nervature fogliari bianche e lamine del colore intenso tipico della varietà. Per alcune varietà di indivia, invece, è necessario legare i cespi per rendere più tenere, chiare e croccanti le foglie interne.

FISIOPATIE E AVVERSITÀ AMBIENTALI:

  • Prefioritura (“spicatura”): Favorita dalla siccità, dalle alte temperature e dall’intensa luminosità. Altra causa sono gli abbassamenti climatici che perdurano nelle prime fasi di sviluppo.
  • Necrosi dei bordi fogliari: Necrosi e imbrunimento dei margini e della parte alta delle foglie più esterne del cespo dovuta a squilibri idrici e/o ad assenza di calcio.
  • Spaccature fogliari: Si manifestano nel grumolo quasi maturo delle varietà incappucciate e nelle coste dei radicchi.
  • Grumoli spugnosi: Dovuti a eccesso di acqua e di elevate temperature oppure al disseccamento del terreno nella fase precedente la raccolta.
  • Sapore amaro e foglie coriacee: Sono dovute alle alte temperature o a una raccolta troppo avanzata.

 

AGENTI PATOGENI MALATTIE RICONOSCIMENTO CURE E TRATTAMENTI
Virus Clorosi, deformazioni e bollosità fogliari Eliminare i vettori (afidi) e le piante infette.
Insetti Larve terricole Erosioni di radici e colletto Etoprofos, Teflutrin, Deltametrina
Larve defogliatrici Erosioni sulle foglie Azadiractina, Indoxacarb, Etofenprox, Bacillus thuringiensis
Afidi Cespi infestati da colonie, di vario colore, di piccoli pidocchi; sono vettori di virus Acetamiprid, Deltametrina, Pirimicarb
Larve minatrici Sottili gallerie serpentiformi sulle foglie Eliminare foglie colpite, Spinosad, Azadiractina
Nematodi Piante con sviluppo ridotto. Presenza di numerosi noduli sulle radici Sovescio, letame, rotazioni con piante non suscettibili
Funghi o crittogame Peronospora (Bremia) Macchie angolose decolorate sulla pagina superiore delle foglie e muffetta bianca in corrispondenza delle stesse sulla pagina inferiore Varietà resistenti, buon arieggiamento. Rame, Propamocarb, Fossetil-Al
Tracheomicosi Deperimento della pianta e imbrunimenti dei tessuti interni del fusto Eliminare le piante colpite, Rotazioni
Marciumi vari del colletto Colpiscono il colletto e le foglie esterne causando l’avvizzimento delle piante Eliminare le piante colpite, Razionalizzare le irrigazioni, Iprodione.
Oidio Muffa biancastra farinosa sulla superficie della foglia Zolfo, Azoxystrobin
Agenti delle tacche fogliari Macchioline circolari da molto piccole fino ad 1 cm di diametro con alone rossastro o necrotico Rame, Thiram, Comoxanil
Batteri Tacche necrotiche di qualche millimetro o marciumi delle foglie esterne del cespo Eliminare le piante infette, ridurre umidità, Rame, Rotazioni
Lumache e limacce Erosioni fogliari e presenza di tracce mucose Esche avvelenate con Metaldeide o Metiocarb

 

 

LATTUGHINE DA TAGLIO

Per chi ha poco tempo e vuole avere a disposizione insalata fresca, tenera e gustosa, è possibile produrre in casa alcune varietà delle normali insalate come le lattughine da taglio. Tale denominazione si deve alla loro capacità di emettere ripetutamente ricacci in seguito al taglio.

Per la loro coltivazione si procede in questo modo:

– Trapiantare, in delle balconette per fiori, a una distanza di 5-6 cm le une dalle altre; alte densità consentono una crescita delle foglie verso l’alto e quindi uno sviluppo del cespo più chiuso; ciò rende più agevole il taglio.

– Irrigare al mattino, mantenendo il terreno umido evitando ristagni idrici;

– Dopo 7-10 giorni dal trapianto è possibile tagliare le foglioline a un’altezza di 5-6 cm da terra. Queste ultime non vanno danneggiate poiché daranno vita alla nuova vegetazione da tagliare. È consigliato ripetere il taglio ogni 7-10 giorni.

– In condizioni ottimali si possono ottenere da 5 a 10 sfalci per pianta;

– Dal 3°-4° sfalcio è possibile concimarle per stimolare la nascita delle nuove foglie e, quindi, incrementare la resa.

 

INFORMAZIONI NUTRIZIONALI

Le insalate hanno un bassissimo potere calorico poiché costituite principalmente da acqua, carotenoidi, ferro, potassio, vitamina A, B2 e C. Hanno anche un ottimo contenuto di fibre che regolarizza la funzionalità intestinale.

 

Indivie

INDIVIA RICCIA: Forma un cespo eretto con foglie arricciate di colore verde e cuore bianco. Se legata, il cuore diventa più tenero. Il sapore che tende all’amaro e la croccantezza delle foglie fanno sì che questo ortaggio sia un componente principale nelle insalate miste.

 

INDIVIA LISCIA: Pianta di grande dimensioni a portamento eretto, e con diametro di 35-40 cm. Le foglie sono lisce e allungate all’esterno e il cuore è abbastanza pieno di foglie. Il colore è verde brillante con il cuore che imbianca facilmente, senza adottare alcuna tecnica per l’imbianchimento. Il sapore tendente all’amaro e la croccantezza delle foglie rendono questo ortaggio ideale per la preparazione di insalate.

 

IND. SCAR. CARDONCELLO BARESE: Varietà tipica pugliese. Ha un portamento eretto con foglie molto frastagliate e costa pronunciata di colore bianco. Di solito viene consumata lessata e condita con un pizzico di sale e olio d’oliva.

 

IND. SCAR. CORNETTO DI BORDEAUX: Cespo grosso, allungato e avvolto, la cui formazione avviene molto precocemente. Le foglie sono lisce e di colore verde. La pianta ha un ciclo medio-tardivo. Alla raccolta si presenta di colore verde scuro con cuore a forma di cornetto. Ha un alto contenuto di ferro e di vitamina A e C.

 

Cicorie e radicchi

CICORIA CATALOGNA – 60 GIORNI: Ortaggio con cespo voluminoso e dal portamento eretto. Foglie frastagliate e di colore verde scuro a costa bianca e larga. Questa varietà di cicoria resiste bene alla salita a seme e può essere trapiantata sia in autunno sia in primavera. Generalmente la cicoria catalogna, viene consumata bollita.

CICORIA PAN DI ZUCCHERO – 90-100 GIORNI: Cespo grande, allungato con grumolo interno dolce, bianco e croccante. Peso medio di 0,8 kg. Densità: 8-9 piante/mq. In cucina si consumano le foglie crude per insalate e sono ottime anche alla piastra.

CICORIA PUNTERELLE GALATINE – 60 GIORNI: La sua forma è simile a quella di una pigna con le puntarelle di grosse dimensioni e soprattutto di ottimi sapori. La foglia è a costa larga, frastagliata e di colore verde intenso. La parte più buona di questo ortaggio sono principalmente i germogli centrali ed eventualmente anche le foglie più tenere. I germogli vengono consumati nelle insalate o in pinzimonio.

 

 

 

RADICCHIO ROSSO A PALLA DI CHIOGGIA – 80-90 GIORNI: Si presenta compatto e uniforme con foglie croccanti e tenere. Quest’ultime nelle prime fasi, assumono un colore verde con venature rosse; in autunno invece acquisiscono una colorazione rossa intensa con nervature bianche. Le foglie vengono consumate crude, cotte arrosto, grigliate o al forno.

 

RADICCHIO ROSSO DI TREVISO – 100-110 GIORNI: Radicchio di forma eretta ellittica con fogliame lungo e stretto di colore rosso vivo con nervature quasi bianche. Il peso si aggira intorno ai 250-300 gr. Le foglie possono essere consumate crude in quanto croccanti e carnose o cotte arrosto o al forno.

 

RADICCHIO VARIEGATO DI LUSIA: Si presenta voluminoso, rotondo, compatto dal peso medio di 500-700 gr. Il fogliame interno è sottile con piccole nervature di colore verde chiaro e lievi variegature rosse. Priva di gusto amaro, teme molto le basse temperature. Le foglie vengono consumate crude o cotte arrosto, oppure come verdure grigliate o ancora al forno per la preparazione di lasagne e risotti.

 

LATTUGA BARBA DEI FRATI ROSSA – 35 GIORNI: Varietà di lattuga da cespo e da taglio di medio-grandi dimensioni, con foglie lunghe, strette e appuntite di colore verde con sfumature rosse. Ha un’ottima resistenza alla salita a seme. La raccolta avviene dopo 35 giorni dal trapianto. In seguito al taglio ha una capacità di rivegetare molto veloce. In cucina è ottima per le insalate.

 

 

LATTUGA FOGLIA DI QUERCIA VERDE – 35 GIORNI: Questa lattuga produce un cespo voluminoso, il centro è pieno di foglie verdi, tenere, arrotondate e dal gusto dolce. Viene raccolta dopo 35 giorni dal trapianto ed ha un’ottima capacità di rivegetare dopo il taglio. Viene consumata fresca, in insalate.

 

 

LATTUGA DI FOGLIA DI QUERCIA ROSSA – 35 GIORNI: Varietà da cespo e da taglio con cuore pieno di rosse foglie, tenere, arrotondate e dolci. Tollera bene la salita a seme. Viene raccolta dopo 35 giorni dal trapianto e possiede una grande capacità di rivegetare dopo il taglio. In cucina viene consumata fresca, in insalate miste o singole.

LATTUGA GENTILINA BIONDA – 35 GIORNI: Lattuga sia da cespo sia da taglio. Il cuore è pieno di foglie di colore verde brillante molto tenere, frastagliate e dal gusto decisamente dolce. Possiede una buona tolleranza alla salita a seme. Viene raccolta dopo 35 giorni dal trapianto ed ha la grande capacità di rivegetare dopo il taglio. In cucina è buona per le insalate singole o miste.

LATTUGA GENTILINA ROSSA – 35 GIORNI: Questa è una varietà di lattuga da cespo e da taglio. Produce un cespo voluminoso, dal cuore pieno di foglie rosse tenere, frastagliate e dal gusto particolarmente dolce. Tollera bene la salita a seme. La raccolta avviene dopo 35 giorni dal trapianto ed ha un’ottima capacità di rivegetare dopo il taglio. In cucina viene consumata principalmente per le insalate.

LATTUGA LOLLO ROSSA – 35 GIORNI:

Lattuga da cespo e da taglio, con il centro pieno di foglie di colore rosso scuro tenere, finemente frastagliate e dal gusto dolce. Ha una buona tolleranza alla salita a seme. La raccolta si sviluppa dopo 35 giorni dal trapianto e dopo il taglio possiede una rivegetazione molto veloce. In cucina viene consumata fresca, in insalate singole o miste.

 

LATTUGA MISCUGLIO DA TAGLIO – 8-10 GIORNI: Mix di lattughini da taglio. Le foglie vanno tagliate a circa 4-5 cm dal suolo quando queste hanno raggiunto un’altezza di 10-15 cm circa; ricaccia rapidamente.