Guida alla coltivazione di cavolfiori e broccoli
Il terreno: Le produzioni migliori avvengono su terreni di impasto medio; queste piante hanno una resistenza media alla salinità e prediligono un pH che si aggiri intorno ai 6,5-6,8.
La concimazione di base: La concimazione organica può essere effettuata alla coltura precedente che non deve appartenere al gruppo degli ortaggi da foglia o delle brassicacee. Se non si possiede un impianto a goccia, si può apportare un pre-impianto di fosforo e potassio.
Le esigenze climatiche: Prediligono un clima fresco e umido. La temperatura ideale di crescita è di 15-18°C e quella minima di 9-10° C. le varietà tardive, per formare la parte del prodotto commestibile, hanno bisogno di un periodo prolungato di freddo.
Il trapianto: È preferibile eseguire il trapianto nelle ore più fresche della giornata, inumidendo, prima dell’impianto al suolo, la zolletta e irrigando il terreno, in modo da facilitarne l’attecchimento. È consigliabile effettuare il trapianto in pieno campo nel periodo compreso tra maggio e febbraio.
La distanza: 50-80 cm tra una pianta e l’altra e 60-100 cm tra le file per il passaggio. Dal momento che le varietà tardive sono più rigogliose di quelle precoci è sempre bene, al momento del trapianto, scegliere distanze maggiori.
COLTIVAZIONE
Le cure colturali: È importante eliminare, in maniera continua, le erbe spontanee in prossimità delle piante coltivate in quanto fonti di inoculo di numerose malattie.
Le irrigazioni: È da preferire un impianto a goccia con manichetta forata, così da evitare di bagnare la vegetazione riducendo inoltre le problematiche fitosanitarie. Questo gruppo di piante richiede annaffiature frequenti evitando eccessi e squilibri idrici e mantenendo costante il livello di umidità del terreno.
Le concimazioni di copertura: È bene nutrire la pianta, ogni 10-15 giorni circa, con concimi naturali che contengono potassio, ferro, calcio, magnesio, fosforo, azoto e microelementi.
Gli avvicendamenti: Si sconsiglia la coltura ripetuta per più anni soprattutto se non vengono eliminati i residui della vegetazione, soprattutto se colpita da malattie.
La raccolta: Viene effettuata quando i fioretti che compongono il corimbo sono ancora ben compatti. Le piante si tagliano al colletto lasciando qualche foglia che servirà a proteggere il corimbo durante la manipolazione. La dimensione e il peso dei corimbi varia in base alla varietà utilizzata, al periodo di coltivazione e alla densità di impianto. Il ciclo colturale varia da 60 a 210 giorni dal trapianto il tutto dipende dalle varietà. Possono conservarsi in frigo per 1-2 settimane circa.
FISIOPATIE E AVVERSITÀ AMBIENTALI:
Piante cieche: Non sono in grado di creare infiorescenze a causa di sbalzi termici in corrispondenza dei primi stadi vegetativi della pianta.
Prefioritura: La scarsa umidità e le temperature elevate durante la formazione del corimbo causano una fioritura anticipata del prodotto.
Basse temperature: L’abbassamento di temperatura al di sotto degli 0°C può danneggiare le infiorescenze anche in maniera piuttosto grave.
Virescenza o frondescenza: Presenza di foglioline tra gli elementi del corimbo favorita da andamento stagionale con temperature superiori alla media stagionale.
Bottonatura: A causa dell’elevato o basso contenuto di acqua nell’ambiente, del terreno salino, dallo scarso contenuto di azoto o anche per la presenza di molte malerbe le piante producono dei piccoli corimbi anticipati e non risultano commerciabili.
AGENTI PATOGENI MALATTIE | RICONOSCIMENTO | CURE E TRATTAMENTI | ||
Virus | Mosaicature e ingiallimenti tra le nervature e/o arrossamento dei margini con deformazione della lamina fogliare | Lottare afidi vettori, eliminare piante con sintomi. | ||
Insetti |
Mosca del cavolo | Larve bianche che scavano gallerie nella radice; ingiallimento e morte delle piantine | Deltametrina, Clorpirifos al terreno | |
Afide ceroso | Pidocchi cerosi che causano accartocciamenti, ingiallimenti e disseccamenti fogliari. Vettori di virus | Imidacloprid, Pirimicarb, Azadiractina. | ||
Aleurodidi | Piccoli insetti alati bianchi sulla pagina inferiore delle foglie | Deltametrina, Cyflutrin, Azadiractina | ||
Cavolaia e altre larve di lepidotteri | Causano erosioni sulle foglie | Bacillus thuringiensis, Spinosad, Indoxacarb, Deltametrina | ||
Altica | Piccoli coleotteri, saltatori, nero lucido che causano erosioni ritondeggianti sulle foglie. | Deltametrina | ||
Cimici | Causano piccole tacche gialle con disseccamenti dei tessuti per effetto delle punture | Deltametrina,Cyflutrin. | ||
Tripidi | Argentature fogliari e necrosi dei tessuti per le punture | Deltametrina, Cyflutrin, Spinosad. | ||
Cecidomia | Induce l’accecamento del germoglio centrale con sviluppo di più teste nei cavoli. | Deltamentrina. | ||
Funghi o crittogame |
Ernia | Sviluppo stentato delle piante e presenza di malformazioni tumorali nelle radici; favorita nei terreni umidi e acidi | Rotazioni | |
Alternariosi | Macchie nere, puntiformi o rotondeggianti su foglie e infiorescenze; favorita da piogge o elevate umidità ambientali | Iprodione, Rame, Azoxystrobin, Difenconazolo | ||
Microsferella | Macchie circolari grigiastre o brune con zonature concentriche per eccesso di umidità | Rame, Difenconazolo, Azoxystrobin | ||
Peronospora | Macchie giallastre sopra le foglie e presenza di muffetta biancastra nella pagina inferiore | Rame, Propamocarb, eliminare le foglie malate | ||
Ruggine bianca | Pustole sopraelevate di colore bianco sulla pagina inferiore delle foglie; favorita da piogge | Rame | ||
Batteri | Marciume nero | Macchie nere sul margine delle foglie e ingiallimenti ampi sui tessuti; piccioli fogliari e fusti con tessuti interni anneriti | Rame Ampie rotazioni | |
Marciume molle | Marciumi maleodoranti favoriti da periodi umidi | Rame Eliminare le piante infette | ||
Lumache e limacce: | Erosioni fogliari e presenza di tracce mucose | Esche avvelenate con Metaldeide o Metiocarb | ||
INFORMAZIONI NUTRIZIONALI
Presentano ottimi valori nutrizionali e salutari in quanto contengono fibre, sali minerali, vitamine E proprietà antiossidanti. È presente anche lo zolfo che sprigiona un odore tipico durante la cottura.
CAVOLI BROCCOLI
Cavolo broccolo ramoso calabrese 80-85 giorni: È una varietà a ciclo medio-tardivo. Per la raccolta occorrono circa 75-80 giorni dal trapianto. Produce una testa a forma di cupola, con grana fine di colore verde e riesce a produrre dei ricacci. Sopporta le temperature fredde e la prefioritura. In cucina viene utilizzato per tantissime ricette come le orecchiette ai broccoli, le crespelle oppure lessati con aglio.
Cavolo broccolo marathon 80-85 giorni: Il ciclo di vita di questo tipo di broccolo è in grado di fornire dei corimbi di qualità eccellente e proprio per la sua versatilità di impiego è leader tra i broccoli. La pianta è di buona robustezza e presenta un fogliame verde scuro. Produce broccoli compatti a forma di cupola con grana molto fine. Presenta un’ottima tolleranza agli sbalzi termici e agli stress idrici. Ha una buona capacità di ricaccio dei getti laterali dopo il taglio ed è anche resistente alla peronospora.
Cavolo broccolo green belt 75-85 giorni: Questo tipo di pianta matura a circa 75 gg dal trapianto. Presenta un corimbo di eccellente qualità e una buona tenuta in pieno campo con grana molto fine ed un gambo liscio. Durante la stagione estiva sopporta discretamente il calore e riesce ad adattarsi alle differenti situazioni colturali. Attualmente occupa il primo posto tra gli ibridi della classe medio-precoce grazie alle eccellenti qualità del corimbo e alla capacità di produrre abbondanti ricacci. Possiede una discreta resistenza alla peronospora.
Cavolo broccolo precoce 65 giorni: Questa varietà di broccolo ha una maturazione veloce, si aggira intorno ai 65-70 giorno dal trapianto. La sua testa ha la forma di una cupola e il peso è di circa 600-700gr. È una pianta che sopporta sia le alte sia le basse temperature. Viene usato molto in cucina per preparare diverse ricette come le orecchiette ai broccoli, le crespelle o i broccoli affogati (tipica ricetta catanese).
Broccoletto a getti – sparacello palermitano: Questo broccolo, in genere, è più alto rispetto agli altri e genera molti ricacci laterali. Il periodo di trapianto inizia da metà Giugno utilizzando due selezioni di semi adatti ai periodi (tardivo e precoce). La raccolta è scalare e va dall’autunno alla primavera. È molto apprezzato per il suo delizioso gusto.
Broccoletto a getti verde f1 – sparacello palermitano ibrido: È una pianta rustica e vigorosa. Produce circa 10-12 ricacci laterali per pianta dal peso di 20/40 gr ciascuno. I ricacci con stelo tenero sono molto salutari in quanto racchiudono vitamine e antiossidanti. Sono ottimi da mangiare e hanno un sapore dolce. Dal trapianto alla raccolta intercorre un periodo di tempo che va dagli 85 ai 90 giorni. In cucina il broccoletto a getti verde viene utilizzato in particolar modo come contorno o come insalata.
Broccoletto a getti viola – santee: Questa varietà ha una particolarità data dal gusto deciso di broccolo e da quello delicato degli asparagi. Produce steli con teste fiorite di color viola brillante. Contiene molte vitamine e antiossidanti. In cucina si abbina molto con le patate.
Cavolo broccolo ramoso calabrese selez. di Sarno: Questa pianta è di altezza media. Ha molti rami che portano alla nascita del broccoletto. Le foglie sono di colore verde scuro e presentano delle spigolature ai margini. In cucina sono buoni lessati con aglio e olio.
Cavolfiore verde magnifico – 130/140 giorni: Varietà di cavolfiore verde a ciclo tardivo invernale, la raccolta avviene a 130-140 giorni dal trapianto. È ideale per coltivazioni in pieno campo. È molto apprezzato per la qualità e il sapore, produce cavolfiori dalle teste verdi e ricoperte da fogliame. Il peso medio è di 1,2 kg. In cucina è ottimo gratinato o fritto in pastella.
Cavolfiore romanesco -100/110 giorni: Varietà di cavolfiore verde a ciclo medio, con raccolta a 100-110 giorni dal trapianto. La pianta è vigorosa, omogenea e di ottima qualità, con infiorescenza costituita da fioretti appuntiti, regolari, compatti e di colorazione verde intensa brillante. Ha una discreta resistenza alla peronospora. In cucina le ricette più utilizzate sono: polpette di cavolfiori, orecchiette cavolfiore e pancetta oppure semplicemente lessati e conditi con olio e sale.
Cavolfiore violetto di Sicilia – 100/110 giorni: Varietà tipica siciliana che si contraddistingue dagli altri per il suo sapore unico e inconfondibile. Le infiorescenze dal colore violetto intenso sono di ottima qualità ed hanno un peso di circa 1,5 kg. La raccolta avviene a circa 100-110 giorni dal trapianto. In cucina le ricette più utilizzate sono: cavolfiori gratinati, cavolfiori in pastella, fritti, al forno o semplicemente lessati e conditi con olio e sale.
Cavolfiore Viola scuro di Sicilia sel Modica: Pianta vigorosa, generalmente raccolta a 110-130 giorni dal trapianto, caratterizzata da infiorescenza tonda di colore viola scuro. A differenza delle altre varietà, il cavolfiore viola scuro di Sicilia è conosciuto per il suo inconfondibile sapore. In cucina è utilizzato per molteplici ricette come: cavolfiori gratinati, cavolfiori in pastella, fritti, al forno o semplicemente lessati e conditi con olio e sale e ricette tipiche siciliane come i “bastaddi affucati”(cavolfiori affogati) o le focacce di cavolfiore
Cavolfiore Arancione 80/85 giorni: Cavolfiore a ciclo precoce dalla forma tondeggiante, caratterizzato da un corimbo o testa arancione (colorazione dovuta alla presenza di betacarotene, sostanza contenuta anche nella carota) e con peso specifico di 1 Kg. In cucina può essere utilizzato per la preparazione di cavolfiori gratinati, cavolfiori in pastella, fritti, al forno o semplicemente lessati e conditi con olio e sale.
Cavolfiore bianco – 80/85 giorni: Questa varietà ha un portamento eretto, con fogliame esterno che permette una facile identificazione della maturazione del corimbo ed ha una maturazione medio-precoce. Per la raccolta occorrono 80-85 giorni dal trapianto. L’infiorescenza è di colore bianco latte e ha un peso medio di 1 kg. In cucina le ricette più utilizzate sono: cavolfiori gratinati, cavolfiori in pastella, fritti, al forno o semplicemente lessati e conditi con olio e sale.
Cavolfiore bianco – 100/110 giorni: Cavolfiore medio tardivo; per la maturazione completa devono trascorrere 100-110 giorni dal trapianto. Il cavolfiore si presenta compatto, di colore bianco candido e dal peso medio di 1 Kg. Si possono ottenere ottimi risultati, in quanto si adattano alle diverse condizioni climatiche e ai diversi periodi dell’anno. In cucina le ricette più utilizzate sono: cavolfiori gratinati, cavolfiori in pastella, fritti, al forno o semplicemente lessati e conditi con olio e sale.
Cavolfiore verde ibrido-eco -100/110 giorni: Cavolfiore Ibrido della tipologia “macerata”, uniforme con foglie di colore verde-grigiastro. Produce una testa medio grande di colore verde. La raccolta si ottiene dopo 100-110 giorni dal trapianto. In cucina è ottimo gratinato o fritto in pastella.
Cavolfiore verde emeraude f1 – 90/100 giorni: Pianta vigorosa in grado di adattarsi alla coltivazione in pieno campo. Le teste raccolte sono di forma globosa e di colore verde. Le principali qualità dell’emeraude sono la densità del cavolfiore, la chiusura del fondo e il peso di 1,5 kg. La raccolta avviene dopo 90- 100 giorni dal trapianto. Con questo cavolfiore è possibile preparare ricette tipiche della cucina siciliana come i “bastaddi affucati”(cavolfiori affogati) o le focacce di cavolfiore.