Patate, fave e piselli per rallegrare l’orto invernale
L’orto autunnale è un po’ così, ci fa lavorare tanto all’inizio e ci costringe, poi, ad aspettare
parecchio tempo prima di poter raccogliere quel che è stato piantato: broccoli, finocchi e via
dicendo hanno infatti bisogno di tempo per crescere. (Qui un nostro articolo d’approfondimento
sull’orto autunnale).
L’approssimarsi dell’inverno, però, consente all’orticoltore per passione di divertirsi anche con altre
piante orticole, in modo da non rendere il lavoro un costante togliere erba e rincalzare.
Patate, fave e piselli saranno un toccasana non solo alimentare, ma anche piante divertenti da curare
durante il periodo invernale e ottime per la raccolta che avverrà con l’approssimarsi della primavera.
Si tratta in tutti e tre i casi di piante abbastanza resistenti e pochi accorgimenti consentiranno di
avere un buon raccolto. Ci vuole solo un po’ di terra. Si tratta infatti di piante che in vaso non
riescono a produrre al meglio i propri frutti.
Ma andiamo in ordine:
Le patate.
Novembre, dicembre e anche gennaio, se le temperature rimarranno non eccessivamente rigide,
saranno tutti e tre mesi propizi per mettere a dimora le patate da seme in terra. E’ utile ricordare che
le patate da seme sono così chiamate perché sono state coltivate in zone d’altitudine e quindi a
riparo da parassiti che possono in qualche modo rovinare il futuro raccolto.
Prima di essere piantate, le patate devono essere tagliate in tre o quattro parti, avendo accortezza di
lasciare almeno un “occhio germinativo”, il punto facilmente distinguibile da cui partirà il nuovo
germoglio verde.
Prima della messa a dimora bisognerà aspettare qualche giorno in modo che la parte tagliata si
cicatrizzi e sia meno soggetta a fenomeni di marcescenza o simili.
Una volta germogliate, le patate cresceranno praticamente da sole, anche se è consigliata almeno
una buona rincalzatura a metà percorso.
In caso di piogge abbondanti trattate con zolfo o solfato di rame, le patate soffrono molto della
peronospera che le riduce in fin di vita in un batter d’occhio. Altro pericolo viene dalle gelate, ma
difficilmente possono essere controllate.
Quando i germogli andranno a fiore sarà allora arrivato il momento di raccogliere.
Le fave e i piselli
Si tratta in entrambi i casi di piante “rinnovatrici”, anche se in particolare i piselli richiedono più
sostanze nutritive per crescere.
Si pianta fra novembre e gli inizi di dicembre in Sicilia e si raccoglie poco prima della primavera.
Per quanto riguarda le fave, unica accortezza è quella della cimatura che consentirà, una volta
cresciuto il fusto, di dar maggiore forza ai frutti che si dovranno sviluppare da lì a breve.
I piselli invece necessitano di una apposita rete di sostegno e anche per le “varietà nane” è
consigliata una struttura che supporti il peso della pianta, viceversa la fioritura sarà ridotta e il
raccolto scarso.